Recupero Ex Ospedale Achille Sclavo

Il complesso dell’ex Ospedale “Achille Sclavo” è composto dal grande edificio per la cura e la degenza del malato, dall’ampio parco che lo circonda, e da una serie di annessi ad uso di locale tecnico distribuiti all’interno del parco stesso.
Il complesso è ubicato subito al di fuori di Porta Tufi ed è separato dalla città dalle antiche mura cittadine che fungono anche da confine della proprietà. Il suo inserimento nell’area dei Tufi risale attorno al 1930, in un contesto a prevalente destinazione agricola, lungo una strada e nei pressi di una porta di importanza secondaria per la città all’epoca, in cui il modesto transito era solo di tipo agricolo oppure era in direzione del Cimitero della Misericordia. In occasione di questo intervento il tratto di strada dei Tufi in prossimità della Porta è stato ridisegnato ed arredato, e ridimensionato in base all’importanza del nuovo Ospedale: si trattava infatti dell’opera di tipo sanitario più significativa che veniva realizzata a Siena durante il periodo fascista. E’ allora che furono aperti i varchi pedonali posti ai lati dell’antica porta e che fu realizzato lo slargo a semicerchio posto di fronte a queste tre aperture. Nella stessa occasione furono realizzati i muri in mattone facciavista con cimase in travertino che fiancheggiano la strada e furono messe a dimora le due file di alberi tutt’ora esistenti.
Il complesso ospedaliero fu realizzato dall’ente INAM: nel disegno e nella forma viene riproposto un modello già sperimentato in altre parti d’Italia per cliniche con la stessa specializzazione: l’edificio per la cura e per degenza ubicato al centro di un grande parco in cui i malati potessero uscire e camminare.
Il fabbricato principale è stato volutamente concepito con l’idea di distinguere fortemente l’interno dall’esterno; il primo è improntato alla razionalità e funzionalità, e segue un disegno rigoroso senza lasciare spazio a decorazioni o simili, in modo che le strutture aderissero perfettamente alla loro funzione. Il secondo riguarda invece tutti i prospetti dell’edificio con l’esclusione del solarium: questi sono disegnati da una serie di elementi ornamentali in stile, inseriti, presumibilmente, per contestualizzare l’intervento all’interno della città storica.

L’edificio dell’ex Ospedale

Il Piano di Recupero dell’edificio "Achille Scalvo" ha proposto di destinare l’edificio ad abitazioni, operando nelle parti un tempo utilizzate per la degenza e la terapia, senza modificare la zona dell’ingresso, le scale di collegamento interno e i corridoi.
Gli appartamenti sono stati progettati rispettando la maglia strutturale dell’edificio, che ha guidato ed in parte imposto la dimensione degli alloggi. Sono stati ricavati 88 alloggi con una superficie commerciale media di 87 mq, escluse le terrazze: la superficie commerciale minima è di circa 55 mq, quella massima di circa 190 mq. La misura in mq di ogni appartamento è stata vincolata dalla normativa sull’illuminazione naturale: poiché le finestre esistenti non sono state modificate, la loro superficie illuminante ha determinato la dimensione degli alloggi stessi. L’intervento di restauro conservativo previsto si è occupato di consolidare tutte le decorazioni in pietra, di ricostruire le campiture intonacate, di sostituire gli infissi delle finestre con altri di uguale disegno e materiale (legno) ripresi dagli originali rimasti, di restaurare le parti in ferro (grate, cancelli e simili), ed infine di consolidare ed adeguare alle norme di sicurezza le ringhiere.
Il restauro conservativo ha compreso anche tutte le parti di pregio architettonico ubicate all’interno, quali la scala d’ingresso ed i corridoi. Un’analoga operazione è stata eseguita sui corpi che costituiscono l’ingresso sulla Strada dei Tufi e per l’edificio in cui erano ubicati i serbatoi dell’acqua.

E’ stata realizzata un autorimessa interrata che si sviluppa su 4 livelli per un totale di 88 box e 91 posti auto, in pratica un box e d un posto auto per ogni appartamento in considerazione del fatto che oggi un nucleo familiare possiede almeno due automobili.